verso l'inverno

Manutenzione dell'impianto termico ed efficienza energetica

I controlli periodici dell’impianto termico sono determinanti, perciò serve non saltare i vari appuntamenti

Manutenzione dell'impianto termico ed efficienza energetica
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La manutenzione dell'impianto termico conviene al responsabile perché consente di ridurre le bollette fino al 30%; alla sua famiglia e ai suoi vicini di casa perché è più sicuro; all’ambiente in cui viviamo perché riduce l’inquinamento; e di nuovo al responsabile perché permette di evitare sanzioni indesiderate. E allora che fare? La manutenzione è determinante, ma lo stesso vale per la sostituzione delle vecchie caldaie. Se possedete una caldaia che ha più di 15 anni è bene mettere in preventivo l’acquisto di un nuovo apparecchio. Sotto il profilo del rendimento le migliori sono quelle a condensazione, dato che sono in grado di sfruttare al meglio il combustibile utilizzato.

Manutenzione dell'impianto termico

Ma torniamo ad occuparci della manutenzione dell’impianto di riscaldamento autonomo: deve essere periodicamente controllato per garantire la massima sicurezza. Si tratta di un obbligo di legge, dal momento che la manutenzione deve essere effettuata secondo scadenze stabilite dall’installatore o dal manutentore, solitamente riportate nel libretto di «uso e manutenzione» fornito dal fabbricante. In linea di massima va eseguita almeno una manutenzione all’anno, generalmente all’inizio della stagione fredda. Inoltre, almeno ogni 4 anni per la classica caldaia autonoma alimentata a gas di potenza inferiore a 35 kW, va compilato il Rapporto di Controllo in cui si fa l’analisi dei fumi. Le cadenze di questi controlli sono differenziate a seconda della potenza e del combustibile utilizzato dall’impianto. Naturalmente non è possibile eseguire in regime di fai-da-te queste verifiche, serve affidarsi ad imprese abilitate.

Meglio non rischiare…

Anche in questo caso per chi non rispetta le scadenze previste, sia per la manutenzione che per la verifica dei fumi, è possibile incorrere in sanzioni amministrative che vanno dai 500 ai 3mila euro. Perciò meglio non rischiare. A tal proposito ricordiamo che il responsabile dell’impianto autonomo è l’occupante dell’unità immobiliare. Questo è tenuto a conservarlo in buono stato, utilizzarlo in maniera corretta, provvedere a tutte le operazioni manutenzione necessarie e rispettare le disposizioni di legge in materia di efficienza energetica. Nel caso di locazione, il proprietario è tenuto a consegnare all’inquilino un impianto a norma ed efficiente dotato di Libretto e registrato sul CIT (Catasto Impianti Termici).

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