I vantaggi del riscaldamento a pavimento, ecco quali sono

Permette di risparmiare nei costi e di inquinare meno. Ma le spese iniziali di acquisto sono superiori rispetto agli impianti tradizionali

I vantaggi del riscaldamento a pavimento, ecco quali sono
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I vantaggi del riscaldamento a pavimento: sta tornando in auge di recente il sistema di riscaldamento già molto in voga negli Anni 70. Cosa vuol dire: i «caloriferi» non sono più attaccati alle pareti ma stanno sotto le piastrelle, sistemati in modo uniforme a mo’ di serpentine, così da distribuire identico calore in ogni angolo della casa. Quali sono i vantaggi principali del riscaldamento a pavimento? Esso permette di risparmiare nei costi e di inquinare meno. Le spese iniziali di acquisto sono a onor del vero superiori (anche del 50%) rispetto a quelle per i sistemi di riscaldamento tradizionali. Bisogna considerare infatti la necessità di utilizzare materiali di migliore qualità e c’è bisogno di manodopera qualificata: i lavori da effettuare, poi, sono complicati e dunque si spende di più.

I vantaggi del riscaldamento a pavimento

Inizialmente, però. La maggior spesa è infatti ammortizzabile entro un arco di tempo limitato (un paio d’anni) grazie al forte risparmio energetico che ne consegue. I siti Internet specializzati più affidabili assicurano che, grazie ad un risparmio energetico quantificabile nell’ordine del 25% all’anno, nell’intero ciclo di vita di un impianto di questo tipo, il risparmio complessivo che l’utente può realizzare può arrivare anche al 35% del totale dei costi. Senza calcolare che in alcune regioni italiane sono previsti incentivi istituzionali per le conversioni in impianti meno inquinanti. Un secondo vantaggio è che questo sistema può convertirsi anche in un impianto di raffreddamento.

Impianto di raffreddamento

Quindi, si fa a meno di installare costosi condizionatori d’aria perché il fresco sale dallo stesso impianto che in inverno dà il caldo. In estate, con l’immissione di acqua fredda (anche solo a 17 °C) al posto dell’acqua calda, si ottiene il risultato di rinfrescare l’ambiente senza gli svantaggi (tipo le correnti d’aria che portano alla famigerata cervicale) e i consumi dei condizionatori. Terzo vantaggio: una più uniforme diffusione del calore. A differenza di quello che accade con i caloriferi, il calore si diffonde in maniera omogenea negli interni. Ecco dunque i vantaggi del riscaldamento a pavimento.

E gli svantaggi?

I costi di realizzazione dell’impianto sono più alti rispetto ai classici termosifoni. Si può arrivare tranquillamente fino a un surplus del 50%. E’ tanto, inutile negarlo, ma dipende dalla qualità dei materiali acquistati e dall’assistenza fornita. Inoltre, un sistema di riscaldamento a pavimento obbliga ad alzare almeno di 5 cm la pavimentazione. Questo può essere un problema perché vanno «limate» tutte le porte e le porte-finestre che ci sono nei locali; tener presente che anche i mobili dovranno starci comodi nel locale con almeno un margine di spazio pavimento-soffitto. C’è infine il problema dei possibili danni alle tubazioni: se si verifica un guasto bisogna smantellare il pavimento con tutte le scocciature che ciò comporta. In definitiva, però, i pro elencati all’inizio superano di gran lunga i «contro» soprattutto quando si tratta di realizzare un impianto ex-novo: il riscaldamento a pavimento è davvero ottimo e conveniente.

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