Bonus Mobili e elettrodomestici per chi ha ristrutturato la prima casa

Tutto quello che dovete sapere, come funziona, fino a quando sono in vigore e altre info utili

Bonus Mobili e elettrodomestici per chi ha ristrutturato la prima casa
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Bonus Mobili e Bonus elettrodomestici. Il Decreto Legge n. 63 del 2013 aveva introdotto una detrazione dall'Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo di immobili oggetto di intervento edilizio sul patrimonio esistente. Tale provvedimento, è stato dapprima prorogato fino al 31 dicembre 2014 dalla Legge di Stabilità 2014 , quindi fino al 31 dicembre 2015. Nel 2016 il bonus mobili è stato addirittura potenziato per le giovani coppie, ma nel 2017 - pur prorogato - è tornato tutto come nel 2015.

Il Bonus Mobili

Il Bonus Mobili è una misura di incentivazione fiscale. Consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese documentate, relative all’acquisto di arredi da destinare agli immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione o che lo saranno in futuro. Pertanto si potranno acquistare mobili, arredi ed elettrodomestici in classe A+ e A (per i forni). Usufruendo degli sconti fiscali nella misura del 50% diviso in 10 rate annuali e calcolato su una spesa massima di 10 mila euro.

Le detrazioni

È possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili a seguito di interventi di manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali, di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sia sulle parti comuni di edifici residenziali sia su singole unità immobiliari residenziali. Rientrano inoltre anche gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi. Anche se non rientranti nelle categorie precedenti a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Conditio sine qua non

Condizione essenziale per poter accedere al “Bonus Mobili”, è che la data di inizio dei lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. Ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo. L’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione sono tutti agevolabili. Non lo sono invece gli acquisti di porte, di pavimentazioni, di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Le agevolazioni

Le agevolazioni interessano anche l’acquisto dei grandi elettrodomestici di classe energetica pari o superiore alla A+. Nonché A per i forni e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento sono una parte degli elettrodomestici che possono usufruire degli sconti fiscali.

Fatture e scontrini

Per la fruizione del Bonus, l’acquisto deve essere sostenuto con bonifico bancario o postale. Oppure effettuato mediante pagamento con carte di credito, mai con assegni o contanti. Le ricevute dei bonifici e quelle di transazione dei pagamenti fatti con carte di credito oltre alle fatture di acquisto devono essere conservate per 15 anni. Le fatture devono sempre riportare l’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquistati. E’ equivalente alla fattura lo scontrino sul quale è annotato il codice fiscale dell’acquirente insieme all’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni comprati. E’ ammesso anche lo scontrino senza codice fiscale dell’acquirente purché siano indicate le caratteristiche e la quantità dei beni acquistati.

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